martedì 27 maggio 2014

L’A.S.D. Atletico La Salle VINCE la IV Leo Cup di Vho (AL)

Al quarto tentativo, dopo il 2° posto di 4 anni fa ed il 3° dell’anno scorso, l’Atletico La Salle, al suo primo anno come A.S.D., porta a casa la Coppa ed il premio del primo posto in uno dei tornei must della sua stagione. Un fine settimana memorabile, cominciato in quel di Sottovalle e terminato con il successo della compagine guidata da mister Zuccarelli.

L’inviato speciale Riki, ha curato per voi la cronaca e le pagelle, eccoli!

DI RICCARDO CANEPA

Finalmente dopo tante e cocenti eliminazioni arriva la così tanto attesa e ricercata Coppa ... Per la prima volta si è vista una Squadra con la S maiuscola, una squadra operaia senza troppi fronzoli ma decisiva nei momenti essenziali ... la Leo Cup è finalmente dell’Atletico La Salle!

Dopo un avvio non del tutto positivo con la sconfitta per 2-1 all’esordio, avversari gli SCATTO FISSO (rete per noi di Leo), la compagine di adozione valdostana si rialza immediatamente e riuscendo a vincere le 2 seguenti partite del girone riesce ad assicurarsi il passaggio del turno e ad approdare nel tabellone ad eliminazione diretta.

Nelle due ultime gare del girone, la squadra batte prima 2-1 THE ROOM (Ale e Lore su rigore), quindi gli già eliminati CAFFE’ CARDUCCI per 6-2 (reti di Ale, Leo e le doppiette di Cecca e Moli).

Nei Quarti i giallo-rossi riescono ad imporsi per 2-0 su I TILTATI grazie ad una grande prestazione di Leo (doppietta), anche se il risultato è bugiardo in quanto non è stato assai facile superare gli agguerriti ex Bar Milano.

La semifinale è tutta un’altra storia, l’Atletico se la deve vedere con il Borussia Dortmud, squadra molto giovane ma che ben ha impressionato nei gironi. La partita si mette subito in salita grazie ad un gol del terzino avversario ma i ragazzi di mister Zucca, affiancato per l’occasione dal vice Riki, riescono a riorganizzarsi e iniziano ad inanellare una serie di occasioni che sfocia al 10’ minuto nel meritato e sudato pareggio. L’arbitro pochi minuti più tardi decreta la fine dei tempi regolamentari, la partita si deciderà dagli 11 (per modo di dire) metri. Sul pallone vanno i 5 che erano già sul terreno di gioco, all’errore di Ale rimedia il portierone Jean ( grande protagonista anche nei 15 minuti regolamentari) che neutralizzando dal discetto due avversari porta i propri compagni in Finale.

Neanche il tempo di prendere un thè caldo che i ragazzi di La Salle devono scendere sul rettangolo verde per vedersela con LA GANG DEL BOSCO, proprio loro che lo scorso anno erano stati gli artefici dell’eliminazione proprio dei giallorossi e detentori del titolo. La partita parte subito a mille, si corre sul pallone come se non ci fosse un domani ma a farla da padrone è il palleggio ben orchestrato dai blues che costringe i ragazzi di Zucca a chiudersi in difesa e ribattere colpo su colpo alle sortite avversarie. Un miracolo del numero 1 giallorosso tiene il risultato bloccato sullo 0-0 e consente di portare l’Atletico per la seconda volta consecutiva alla lotteria dei calci di rigore. Decisivi l’ennesima paratona d’istinto di Jean ed infine il gol forse più importante per tutto ciò che rappresenta, quello del nostro Capitano, che segnando fa alzare la Coppa per la prima volta a questa società. Tutti i ragazzi corrono ad abbracciarsi mentre i due mister si congratulano per l’impresa appena compiuta. CAMPIONI

LE PAGELLE

  • JEAN 9,5: Fatti, non parole. Sarebbe da 10 ma quella papera ad inizio torneo gli costa mezzo punto in meno, il vero top player l’Atletico lo ha in porta. Sembra avere le molle sotto i piedi, si lancia da destra a sinistra manco fosse un pendolo. Non gli sfugge un pallone e quando non ci arriva lui ci pensa il palo a salvarlo. Gran merito di questa Coppa è sua e dei suoi guantoni. Reattivo come non mai sui rigori. IPNOTICO

Toldo Francesco Toldo – Europeo 2000

  • CECCA 8: Finalmente prima che gli caschino tutti i capelli riesce ad alzare la coppa. Pare nervoso per tutto il torneo ma si fa sentire in ogni momento. Due gol in una sola partita non li aveva neanche segnati alla playstation. Si fa da parte quando sente di non riuscire a dare quello che vorrebbe lasciando spazio a giocatori più freschi come un solo capitano sa fare. Si incarica lui della battuta del rigore decisivo e con gran freddezza segna, mentre i compagni di squadra erano tutti a toccarsi gli attributi, portando al trionfo i suoi compagni. ALTRUISTA

 Giggs Ryan Giggs - 2014

  • LORE 8,5: Conferma torneo dopo torneo le sue enormi qualità. Destro-sinistro per lui non fa differenza. Gioca con l’esperienza di un veterano anche se a volte incappa in distrazioni che potrebbero costare caro alla propria squadra. Gioca sempre a testa alta per dar il via a tutte le azioni dei giallorossi. Nella fase a gironi si carica la squadra sulle spalle segnando il rigore che ha garantito il passaggio alla fase eliminatoria. Tecnicamente non si discute, se non incappasse più in futili errori di distrazione staremo parlando di uno dei centrali più forti al mondo. VISIONARIO

Bonucci Leonardo Bonucci - 2014

  • ALE 7: Per la prima volta gioca per la squadra, infatti è meno appariscente del solito, ma quanto è importante la sua presenza in campo. Gioca ogni partita con intelligenza tattica ma senza quell’estro che lo aveva fatto apprezzare in quel di Caorle. Tecnicamente non si discute, ma va rivista la freddezza dal dischetto. GRAZIATO

Di Natale Antonio Di Natale – Europeo 2008

  • LEO 8: Il funambolico talento milanese lascia il segno anche in questa competizione trascinando l’Atletico nelle fasi calde del torneo. Il suo estro viene messo in secondo piano a vantaggio del grande lavoro sporco al quale viene chiamato in causa. Spesso rimane isolato ma non disdegna affatto il gioco duro uscendo spesso vincitore contro avversari fisicamente più grossi di lui. ERCOLINO

Insigne Lorenzo Insigne – 2014

  • FELTRO 8,5: E’ il suo torneo e si vede ogni volta che viene chiamato in causa. Butta il cuore oltre l’ostacolo e oltre ai pregiudizi che si porta dietro: molto bravo ma poco duttile. Entra deciso su ogni pallone come non esistesse un domani e sputa sangue sul campo talmente tiene alla sua squadra. Non è il fulcro del gioco ma quei pochi palloni che tocca diventano oro per l’Atletico. Da far rivedere nelle scuole calcio e a casa De Martini l’esecuzione dei suoi calci di rigore. RIVELAZIONE

Mario-Balotelli Mario Balotelli – Europeo 2012

  • MOLI 7: Gioca pochissimo ma quando entra segna. Trova il gol al primo pallone che tocca, ha una percentuale realizzativa superiore ad ogni altro giocatore. Quando non viene chiamato in causa è il primo ad incitare i propri compagni a non mollare mai ed a lottare su ogni pallone. Probabilmente avrebbe meritato più minuti dalla sua parte ma sicuramente ci saranno altri tornei che lo celebreranno come protagonista. CAPOULTRAS

Flachi Francesco Flachi

  • ZUCCA 9: Dopo un avvio disastroso alla prima uscita trova il bandolo della matassa e da quel momento in poi la sua squadra non sbaglia più un colpo. Il modulo 4-0-0 dà i suoi frutti. Se il Chelsea avevano ironizzato avesse messo un pullman davanti alla porta di Cech, l’Atletico ci ha messo la muraglia cinese. TATTICO

Mourinho Josè Mourinho

  • RIKI 6,5: Più assonnato e sconsolato del solito ma non meno presente e pronto a tirar su di morale i propri compagni. Viene utilizzato come uomo Sky dai presenti ricevendo sentite congratulazioni da colleghi giornalisti come Caressa e Bergomi. Da cameraman vede il trionfo dopo tante delusioni dei suoi colori. Purtroppo ha la sfortuna sua e fortuna dei propri compagni di non poter dare una mano concreta alla propria squadra e questo lo rende affranto molto, ma lui sa che quando tornerà ricomincerà a stupire tutti. È lui il vero uomo spogliatoio. PORTAFORTUNA

Pozzi Nicola Pozzi

 

GRAZIE A TUTTI E …. 100 DI QUESTE VITTORIE!